I fanciulli nell’emigrazione italianaUna storia minore (1861-1920)
Descrizione
Nel primo cinquantennio di vita unitaria italiana le vicende dei piccoli italiani mandati a lavorare in Europa e oltreoceano furono oggetto di numerosi studi e inchieste di carattere pubblico e privato. Apposite normative di tutela vennero inoltre messe a punto dalle classi dirigenti post-unitarie per sorvegliare l’espatrio di minori, che riguardò inizialmente alcune categorie di “girovaghi” e più tardi, svariate professioni operaie. Nonostante la centralità assunta nell’ambito delle politiche migratorie e sociali dell’Italia liberale, il tema del lavoro migrante minorile ha subito in seguito una sorta di rimozione storiografica. Un’inversione di marcia si è avuta solo a partire dalla fine degli anni settanta del Novecento. Il presente lavoro si propone di fornire una ricostruzione d’insieme dei flussi migratori minorili italiani in età liberale, analizzandone le dimensioni numeriche, la caratterizzazione professionale e territoriale e le principali normative di riferimento.
Additional Information
Formato | 17 x 24 cm |
---|
Devi effettuare l’accesso per pubblicare una recensione.
Autore
Maria Rosa Protasi collabora dal 1999 con il CISR – Centro di ricerca su Roma dell’Università di Roma “La Sapienza”. Studiosa di storia sociale, è autrice di La vita materiale delle classi lavoratrici italiane dall’Unità alla prima Guerra Mondiale. Saggio bibliografico, Roma, 2000 e Operai e contadini della Valle del Liri. Condizioni di vita, famiglia e lavoro (1860-1915), Sora, 2002. Sul tema dell’emigrazione minorile ha inoltre pubblicato i seguenti saggi: I fanciulli italiani nelle vetrerie francesi: emigrazione e tratta minorile nel circondario di Sora agli inizi del Novecento,”Studi Emigrazione”, n. 134, 1999; Al lavoro nelle vetrerie francesi: storie di piccoli emigranti di Alvito di fine Ottocento, “Giornale di storia contemporanea”, n. 1, 2003; L’emigrazione minorile dalla montagna italiana nel lungo Ottocento: tipologie e caratteri evolutivi, “Popolazione e storia”, n.1, 2008.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.