Nessuno crede al merlo d’acquaLe ultime poesie di Goffredo Parise
Descrizione
È questo il primo sforzo esegetico tentato sui versi che Goffredo Parise, ormai impossibilitato a scrivere, dettò alla compagna Giosetta Fioroni e a Omaira Rorato tra il 30 marzo e il 21 maggio 1986. Dalila Colucci propone qui, oltre che un’edizione critica dei componimenti, anche un’analisi minuziosa di ognuno di essi, sorretta da uno sguardo retrospettivo sull’intera opera dell’Autore, sia quella edita sia quella inedita (corrispondenze, racconti incompiuti). Tramite uno spoglio tenace degli scritti di Parise molti punti oscuri si chiariscono. I componimenti definiti ardui da qualche critico, in realtà parlano a chi conosce Parise, non solo lo scrittore, ma l’uomo, confermando l’ipotesi che in essi l’Autore abbia inteso cifrare un profondo “grumo privato e memoriale”. Il “canzoniere incompreso”, dunque, incomincia pian piano a dischiudersi, a mostrare la sua coerenza interna e a palpitare di qualcosa che la Colucci chiama il “sommerso filone poetico” di Parise.
Additional Information
Formato | 12,5 x 20,5 cm |
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Autore
Allieva della Scuola Normale Superiore, ha conseguito la laurea specialistica in Lingua e Letteratura Italiana presso l’Università degli Studi di Pisa nel luglio 2010. Ha vinto, sempre alla Scuola Normale, il dottorato di ricerca e una borsa di studio presso l’Università americana di Harvard per l’anno accademico 2011/2012. Su Parise ha pubblicato l’articolo Trenta poesie: il Baedeker lirico di Goffredo Parise («Forum Italicum», giugno 2011). Un altro intervento, «Il ragazzo morto e le comete»: i nomi della poesia impossibile di Goffredo Parise, è in uscita su «Il Nome nel testo. Rivista internazionale di Onomastica letteraria».
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