Abdullah Badinjki

Sotto il cielo di Damasco

13,00

COD: ISBN 978-88-516-0257-4 Categorie: ,
Descrizione

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Sotto il cielo di Damasco è un viaggio profondo nella memoria e nella politica di un Paese martoriato. Figlio di siriani di Aleppo, nato e cresciuto a Milano e con il cuore diviso tra le due città, l’autore intreccia esperienze personali e analisi geopolitica per raccontare la tragedia siriana. Dalle montagne di Qardaha alle stanze del potere di Damasco, focalizza mezzo secolo di dittatura di una delle famiglie più controverse del Medio Oriente, attraversando le storie di chi ha costruito, sostenuto o sfidato quel sistema di potere, spesso nell’ombra e spesso a caro prezzo. Il libro mostra come una nazione culla di civiltà sia stata soffocata da repressione, corruzione e violenza, in un conflitto divenuto terreno di scontro tra potenze regionali e internazionali che hanno alimentato la distruzione invece di fermarla. Un racconto incredibilmente tragico, un intreccio di ambizione politica, autoritarismo, interessi, morte e devastazione e un atto d’amore per la Siria, una riflessione su identità, resistenza, memoria e destino. Perché sotto il cielo di Damasco, la Storia non è ancora finita e, forse, il futuro porterà davvero con sé un vento di libertà.

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Formato

Formato: 12,5 x 20,5 cm
pp. 140

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Sotto il cielo di Damasco
Autori

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Abdullah Badinjki

Italo-siriano, sono nato a Milano il 23 Maggio 1987. La mia passione più grande è la Politica. Originario di Aleppo – una delle città più antiche del mondo, cuore economico e commerciale dell’intera Siria – figlio di una delle famiglie aleppine doc, la famiglia Badinjki, ad Aleppo un vero e proprio biglietto da visita, una garanzia. Mio padre emigrò in Italia giovanissimo per studiare e finì per innamorarsi di questo paese, decidendo di stabilirvisi e costruirvi la sua famiglia. Nel 1987, appena dopo la mia nascita, i miei genitori si trasferirono a Paullo, un piccolo comune dell’hinterland milanese, e fummo la prima famiglia straniera a risiederci. Da allora non abbiamo mai più cambiato città, e ormai ci riteniamo paullesi a tutti gli effetti.